Kenwood TL-922 Mods and soft-start
Novembre 25, 2024Questa versione di amplificatore utilizza in push-pull due tubi del tipo 3-500Z della categoria Triodi, conformazione circuitale simile a quella dello Yaesu FL-2100 questo modello di triodo come le 572-B non ha il Catodo, quindi il segale RF viene instradato all’interno del tubo tramite il filamento opportunamente disaccoppiato da un RF-Coche.
Il TL-922 utilizza nel comparto di alimentazione due trasformatori separati, un primo contrassegnato nello schema con la sigla T1, lo stesso provvede al fornire la tensione anodica con uscita commutata da un deviatore posto sul pannello anteriore, che a seconda del modalità operativa (SSB oppure CW) provvede ad utilizzare interamente il secondario, oppure ad una presa con tensione più bassa.
Il secondario connesso ad due serie di diodi connessi in modalità duplicatore di tensione, seguito da un gruppo di condensatori elettrolitici, sul anodo delle due valvole in assenza di segnale troviamo circa 2400v.
Un secondo trasformatore con sigla a schema T2 ha un primo secondario che alimenta i filamenti tramite lo choche L3, inoltre fornisce su un secondo avvolgimento di uscita una tensione di 80v utilizzata per gestire i relè, ALC e correnti di Bias. Altra uscita a 8v di T2 alimenta le lampade dei strumenti indicatori e le spie RX TX. Ragionando sullo schema elettrico e effettuando opportune misure, va inteso che i due stadi soffrono di esigenze di start-up differenti, avendo spazi ridotti e avvalendomi della vetusta tesi di rendere la manovra non invasiva e soprattutto reversibile, non potendo inserire due circuiti differenti, ho trovato una unica soluzione utilizzando due reti di limitazione diversa con lo stesso temporizzatore, quindi tempi uguali con correnti di avvio differenti, adeguandole al tipo di esigenza. Chi necessita di limitazione iniziale più corposa è lo stadio inerente al trasformatore T1 dedito alla tensione anodica con presenza di grossi condensatori di tipo elettrolitico, mentre T2 ha come carico importante solo i filamenti dei due tubi.
Ho inserito sullo stesso circuito due relè commutati in ritardo ma le resistenze interposte sono diverse
come valore a soddisfare le correnti di spunto per i due stadi.
Dallo schema del circuito R5 e R6 sono di valore diverso, quello più basso va collegato a T2 il valore in ohm non è critico, realizzando il circuito è possibile ottenere ponendo in parallelo o serie a seconda dello spazio a disposizione. Unico obbligo è che questi due resistori siano del tipo a FILO su supporto in ceramica o simili, NON SONO ADATTI tipi di resistori a strati metallici oppure ad residui di carbonio.
Lo schema elettrico
La figura in basso illustra lo schema elettrico del circuito utilizzato
Elenco componenti:
C1 = 0,47 uF 275v Poliestere
C2 = 470uf 35v
C3 = 1000 uF 35v
D1 = 1N4004
D2 = 1N4004
D3 = 1N4004
D4 = 1N4004
D5 = 24v 1W ZENER
D6 = 1N4148
D7 = 1N4148
D8 = 1N4148
Q1 = BD139 NPN TRANSISTOR
R1 = 470 ohm 2w
R2 = 100k 1/4w
R3 = 68k 1/4w
R4 = 27k 1/4w
R5 = 22 ohm 1/4w
R6 = 6.8 ohm 1/4w
RL1 = Relè Finder 24v DC Doppio scambio
RL2 = Relè Finder 24v DC Doppio scambio
X1 = connettore pcb tipo AK500/2
X2 = connettore pcb tipo AK500/2
Il tempo di ritardo è fissato a circa 800 ms. considerando le eventuali tolleranze dei componenti. I due primari di T1 e T2 sono in parallelo fermo rispettando la modalità di cambio tensione, singolarmente sono in grado di lavorare a 110v => 120v (USA) oppure 220v => 240v (Europa, Asia, ecc.) In questo modello, avvalendosi della più giovane età rispetto a modelli descritti in precedenza, i progettisti hanno previsto una sorta di protezione che in condizioni termiche eccessive inibisce la possibilità di commutazione ai relè di RX TX quindi lo rende non operativo fino che la temperatura non scende a valori che gli consentono il funzionamento. Questo sensore è fissato meccanicamente a subire le stesse vicende termiche del trasformatore T1, è del tipo N.C., nello schema contrassegnato con Th1 e Th2.
Il circuito in pratica
Purtroppo in questo progetto di pcb non è stato possibile rispettare i canoni di simmetria e orientamento dei componenti posti sullo stampato, mi riferisco ai due relè come alle resistenze r5 e r6, a causa degli ingombri dei due portafusibili e degli spazi minimi disponibili
Uno sguardo alle dimensioni
Dove va istallato
La scheda progettata va a sfruttare lo spazio sotto al trasformatore T1 accanto ai portafusibili.
Per poter fissare la scheda vanno praticati i due fori indicati dalle frecce blu nella foto in basso, in effetti i fori sono già presenti nella prima lamiera, con una punta da trapano di 3,5mm. Suggerimento durante questa operazione: mettere uno straccio o altro a protezione, in modo tale che i trucioli di taglio non vanno a insidiarsi nei circuiti o peggio ancora nel commutatore di gamma.
A seguire bisogna scollegare il filo di colore rosso come mostra la foto i alto, va allungato con circa 15 cm effettuando saldatura e ottimo isolamento, collegando l’estremità al morsetto1 della scheda visibile in fig3 denominato FASE. Uno spezzone di filo di una decina di cm va saldato sul punto in basso sul Trasformatore allo zero filo giallo, e collegarlo alla scheda morsetto 2 denominato NEUTRO.
Successivamente scollegare il filo rosso connesso al punto 120v del trasformatore servizi, individuato dalla freccia rossa come visibile in figura 5 in basso e collegarlo ad un morsetto lasciato libero sulla morsettiera accanto al trasformatore indicata dalla freccia di colore blu.
Il morsetto denominato sulla scheda HV-PS Va connesso al trasformatore al punto dove staccato il filo rosso, dove c’è la scritta 120v, come visibile alla Fig.5.
Un quarto filo rosso lungo circa 30 cm va collegato al trasformatore dei servizi
Il pcb va fissato tenendo i componenti all’interno, sincerandosi di avere buon isolamento nei punti adiacenti al trasformatore e ai portafusibili, ai fini di un ulteriore isolamento e sorta di sicurezza, a termine della istallazione si può mettere un ritaglio di foglio in plastica con uno strato di biadesivo per evitare contatti con la parte metallica del cover.
Va specificato che il trasformatore T2 è commutato da un Safety-Switch, nello schema S2-1 e S2-2 che scollegano il circuito di alta tensione nel momento in cui si solleva il cover superiore, questo a salvaguardia di un eventuale operatore improvvisato in cerca di noie. Ogni amplificatore amatoriale ove presenti tensioni elevate deve sempre avere un sistema di protezione simile. Tale protezione non viene compromessa dalla modifica descritta,
La ventola
La ventola alimentata a 110v utilizza un delay-timer per raffreddare i tubi per pochi minuti ancora dopo lo spegnimento, mentre durante lo stand-by vengono interposte le resistenze R2, R3 e R4 per diminuire il flusso d’aria che si pone a pieno regime durante la fase di TX.
Il circuito di Soft-Start deve è istallato non compromettendo questi stadi. Quindi tra l’interruttore di accensione e il safety-lock individuabili nello schema elettrico con le sigle S1 e S2 entrambi del tipo doppio deviatore.
Istallazione è test
La figura 8 rende l’idea di una ottima istallazione, si noti la sorda di isolante fissato sul pannello a cura di un ulteriore isolamento .
Un utile accorgimento
Per gli utenti utilizzatori esperti è inutile dire che le manovre di accordo devono essere veloci, e durante le stesse bisogna tenere conto degli strumenti posti sul frontale, monitorando la corrente di PLACCA e potenza di uscita su un Wattmetro connesso all’uscita.
Per gli utilizzatori alle prime armi
I fenomeni indesiderati che possono verificarsi :
- troppo tempo in TX nella condizione di disaccordo, porta a corrente elevata di placca e ROS in uscita conseguenza dissipazione elevata dei tubi, causa arrossamento placca e danneggiamento.
- Accordo in posizione errata , oppure utilizzo oltre gamma prevista dal costruttore .
In una condizione di corrente di placca elevata può verificarsi la deformazione degli elementi interni al tubo per eccessiva temperatura, per trovarsi in una situazione di corto tra placca e griglia, danneggiando oltre i tubi anche lo stadio alimentatore di alta tensione .
Suggerimento
Per evitare di danneggiare l’alimentatore suggerisco di porre in serie alla alimentazione anodica un fusibile.
Istallazione più consona è all’interno della griglia dove posizionate le valvole .
Basta svitare le viti del cover griglia sulle valvole almeno 10 minuti dopo aver spento l’amplificatore, scollegare il cavo che va alla bobina rf e interporre il portafusibili. Fusibile da 1 A è più che sufficiente .
La figura 9 in basso ne illustra una soluzione adottata.
Richiudere i cover e porre in alimentazione l’amplificatore, rispettqando i tempi di warm-up lo è pronto all’utilizzo.
Conclusioni
La cura e la manutenzione è concetto base per salvaguardare queste apparecchiature datate, sono sempre della idea che una attenta manutenzione e migliorie avvalorate dall’evolversi della tecnologia consente all’operatore di avere oggetti sempre performanti.
Materiale per la realizzazione
Ciro De Biase, ingegnere elettronico, docente e radioamatore (IW8EZU)
GRANDE CIRO SEMPRE IL TOP.